Taxi, bus, treni e due mani robuste...


Giorni frenetici quelli appena trascorsi...
Dopo l'esame, di cui ancora non si sa l'esito (e un po' tutti cominciano a temere il peggio...) è stato un rapido susseguirsi di eventi e incontri, quasi tutti a base di cibo (strano) e alcol, ovviamente.

Il pomeriggio è passato a fare la fika (pausa) svedese a base di immancabili  caffè (sciacquato) e tè e del tanto rinomato smårgastårta , un pastone freddo a base di uova, gamberetti, maionese e un mare di altra roba.
I locali (e anche i germanici) ne vanno matti, ma a me onestamente sembra solo un modo originale ed
efficiente per riciclare i resti di cucina settimanali.

E dopo questa simpatico rito, è arrivato il momento dei saluti. Siamo sparpagliati un po' tutti a destra e manca in tutta la Svezia: nelle fredde Umeå e Luleå, qualcuno ad Östersund, molto ambita dai vacanzieri della neve, altri a Stoccolma, Sundsvall, Linköping, Uppsala e finanche a Växjö, come il sottoscritto.

E infatti il giorno dopo, fatti armi e bagagli (soprattutto bagagli),  un simpatico tassista bengalese mi accoglie col suo "Buongiorno" (non ho capito come, ma tutti in giro spizzicano qualche parola d'italiano...) e mi deposita (fermando il tassametro 100 metri prima dell'arrivo...cosa sconcertante!) al terminal dei bus.
In pochi minuti, arriva il bus per Sundsvall e dopo 40 minuti sono alla stazione per prendere il mio bel trenino X2000 per la traversata della Svezia da nord a sud.

Son stato fortunato e ho beccato un biglietto low cost per questa specie di Alta Velocità vichinga. E ci ho messo un paio d'ore ad abituarmi alla grandezza della poltrona (smisurata). In compenso, mi sono abituato subito ad internet veloce (satellitare) gratuito lungo tutto il tragitto...


Lasciati i meravigliosi paesaggi della  Höga Kusten, ci siamo diretti verso Stoccolma, passando per la bella cittadina di Gävle e per l´ ancora  più piacevole Uppsala.
Cambio veloce a Stoccolma (la cui stazione è totalmente diversa dall'ultima volta in cui ci ero passato), e di nuovo il treno veloce sfreccia tra la pioggia passando per Linköping fino ad Alvesta. E quindi di nuovo cambio sul treno da Copenhagen per Växjö.
 Finalmente a destinazione!  E in perfetto orario, ovviamente. Dopo 11 ore dalla partenza...


Replicata per l'ultima volta la tragicomica scena di me che tento di scendere dal treno (con due valigioni in grado di contenere un pastore maremmano l'uno), mi dirigo al punto di raccolta (si, anche questo era previsto), dove in pochi minuti arriva il pullmino che ci carica e ci deposita al Campus.
Sbrigate le scartoffie, acchiappo la mia chiave e mi rintano nel mio loculo...
Di cui vi racconterò nel prossimo post...



0 commenti:

Posta un commento