9 vocali, 18 suoni vocalici e un numero imprecisato di lettere "mangiate" quando si pronunciano le parole. Questo, in estrema sintesi, l'atroce impatto con lo svedese parlato.
E nonostante che le due insegnanti che ci sono toccate (una è la versione svedese femminile di Barney Stinson, e l'altra un pezzo di femmina con un sorriso-ipersmagliante) ce le sognamo giù nello Stivale, la differenza di pronuncia tra
Y,
U e
O rimane per me ( e un po' per tutti) abbastanza oscura...
Ma confido nei potenti mezzi didattici svedesi. (es. domani cena sociale e la scuola ci mette i soldi per la spesa e noi cuciniamo. Con l'unico vincolo di cucinare cibo prettamente svedese e di limitare l'inglese a tavola al minimo sindacale).
Piccola sodddisfazione : oggi siamo andati (non certamente di spontanea volontà) per il centro della città a caccia di esseri autoctoni cercando di interloquire nella loro lingua e chiedere il nome di qualche pietanza locale.
E ho capito perchè quando scendono in Italia si innamorano del cibo.
Ma prima di stroncarli, devo provare almeno qualcuna delle decine di cose "svedesi doc" di cui ci hanno parlato.
Parola del giorno :
ursäkta (mi scusa)
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