Stoccolma


Ritornare a Stoccolma è sempre piacevole. E beccare pure un clima clemente a ottobre inoltrato è una gran fortuna.
Per cui, mandati al diavolo scadenze e libri (che appena tornato hanno fatto sentire di nuovo la loro presenza incombente) mi sono concesso una gita zompettando nelle isole dell'Arcipelago.

Personalmente è stata più una gira per rilassarsi e godere un po' del lifestyle stoccolmese (e per constatare che le maldicenze che il resto degli svedesi sciorina contro i suoi abitanti sono parzialmente veritiere).
A parte qualche disagio nella zona della stazione centrale dove pare che stiano avvenendo le grandi manovre tra lavori e rinnovamento (ma almeno se ci lavorano vuol dire che a qualcuno interessa tener decente i mezzi pubblici!) la sensazione è sempre quella una città vivibilissima.
Dopo il giro di rito per i punti più "turistici" (incluso l'orrido Gimme Gimme suonato dalla banda reale al cambio della guardia) la pace di Djurgården e le passeggiate per Gamla Stan sono state ottimi rimedi per pensare ad altro. E per recriminare di non esser già in periodo natalizio: l'arredo urbano e tutto il resto è già in assetto da guerra natalizio. E la luce che si respira a Stoccolma nelle festività deve essere davvero imperdibile.

Ho sperimentato anche il trabiccolo-volante (un Fokker per voli interni) in cui eravamo in quattro gatti e sembrava più un bus (pieno di piccoli vichinghi biondissimi che mettevano a ferro e fuoco l'aeromobile) e l'ambiente è davvero piacevole : cortesia, due chiacchiere e un buon caffè servito gratis.  Si, gratis.

Roba che non vedevo da una dozzina d'anni, abituato come sono a compagnie-carro-bestiamo low cost.

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