....o almeno questo ho capito, dal labiale di un paffuto poliziotto intento a sottomettere (nel senso fisico del termine) un tizio di colore e ad ammanettarlo.
Una azione da brutale poliziotto texano nel cuore della tranquilla Svezia?
Andiamo con ordine.
Giornata di quelle tranquille e, stranamente (visto che piove poco ma spesso in questa stagione), senza ancora pioggia.
Al ritorno dal mio quotidiano giro in bici, vedo in un piazzale la classica Volvo con la scritta Polis, con due agenti che tengono fermo un tizio, per il braccio e per il collo, schiacciandolo in terra ed intimandogli di non muoversi e di non fare resistenza (il mio svedese non è così buono...ho chiesto informazioni ai passanti successivamente...).
La scena sembra da Bronx. Come è possibile?
Da buon meridionale (l'istinto di fermarsi e informarsi sull'accaduto, credo sia una cosa innata per noialtri) mi fermo e osservo.
Basito.
Possibile che in una zona tranquilla, in pieno giorno, stia avvenendo un arresto plateale? E che mai avrà fatto il disgraziato là sotto per meritarsi le attenzioni di due incazzosi poliziotti svedesi?
In cerca di appigli logici, l'occhio cade su un terzo agente. Nascosto dietro la macchina.
Che prende appunti..
Ma come: i colleghi si agitano a immobilizzare il criminale e quello prende appunti?
Osservo un altro po'. Chiedo in giro. Vedo altri poliziotti che si scambiano goliardie...
Mistero risolto.
A Växjö, c'è l'Accademia di polizia . E quella era una esercitazione. Con istruttore annesso che prendeva appunti per valutare l'operato degli aspiranti poliziotti.
Oltre a lezioni frontali e accademiche (l' Accademia è un dipartimento universitario vero e proprio, con lezioni, corsi e laurea finale), sono obbligatorie e importantissime le esercitazioni pratiche.
E pare che ne facciano di tutti i tipi....
Magari mi ritrovo in qualche altra scena hollywoodiana...
P.S. Astenersi dal confronto con l'Italia....Tra picchiatori fascisti con la divisa e panzuti passacarte, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa....
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